venerdì 10 novembre 2023

Economia, industria, ecologia si incontrano alla Fiera di Rimini

 Per avere un’idea delle potenzialità industriali, economiche, occupazionali, oltre naturalmente a quelle di miglioramento delle condizioni dell’ambiente, della green e circular economy bisogna fare un salto in questi giorni a Rimini, dove ogni anno si tiene la Fiera Ecomondo. 

Dall’energia ai rifiuti, dal ciclo dell’acqua alle tecnologie a basso impatto, dall’agricoltura al recupero del suolo, al monitoraggio ambientale, ai veicoli, all’industria tessile. Tutti coloro che, nel tempo, paventavano un “ritorno alla candela” su suggerimento ambientalista possono farsi un viaggetto al mare per vedere di persona di cosa si tratta. E non da ora: sono ventisei anni, dall’ottobre 1997, che si tiene a Rimini l’appuntamento con l’economia e l’ecologia. Perché le due cose devono andare insieme, economia ed ecologia, apparentemente agli antipodi, sostanzialmente legate nel mondo moderno.


Quest’anno, sono oltre 1.500 espositori, con un incremento del 10% soltanto rispetto allo scorso anno, per 150 mila metri quadrati di spazi espositivi. Una crescita continua dell’industria e dell’economia green, qui ben rappresentata, che non ha visto recessioni in questi anni, nonostante guerre, pandemie, e difficoltà di vario genere. Il programma di quattro giorni ha visto anche decine di convegni e incontri sugli argomenti più disparati, con la partecipazione di esperti e rappresentanti delle istituzioni dal livello locale all’Unione Europea. 

L’edizione 2023 ha visto alcuni focus tematici specifici: stato di implementazione nazionale delle priorità e dei progetti faro PNRR con particolare attenzione alle filiere RAEE, carta-cartone, tessile, plastica; stato di adozione, a livello europeo ed internazionale, dell’economia circolare in termini di efficienza nei processi e nei prodotti, ecodesign, riciclo e uso delle materie prime seconde nelle filiere industriali in vari settori; ripristino e rigenerazione degli ecosistemi,  dei suoli e dell’idrosfera con approfondimenti sulla produzione e valorizzazione sostenibili delle risorse agro-forestali, l’uso sostenibile della risorsa idrica e del mare (blue economy), la gestione e valorizzazione integrata delle acque reflue e dei rifiuti organici municipali;  città verdi e circolari, più fresche e salutari, più efficienti nella gestione e consumo del cibo, della risorsa idrica, dell’energia e dei rifiuti; ricerca e innovazione con i finanziamenti europei diretti a sostenerle; nuove normative, procedure e policies nazionali ed europee, investimenti e financing, start up, creazione di partenariati, formazione e comunicazione.

Oltre a ciò, gli Stati Generali della Green Economy hanno lo scopo di costruire una strategia per il futuro. Come si legge sul sito: “ Gli Stati Generali della Green Economy, promossi dal Consiglio Nazionale della Green Economy, formato da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e con il patrocinio della Commissione europea, vedono quest’anno la loro XII edizione. Essi hanno l’ambizione di promuovere un nuovo orientamento dell’economia italiana verso una green economy per aprire nuove opportunità di sviluppo durevole e sostenibile ed indicare la via d’uscita dalla crisi economica e climatica”.


Tutto questo mostra che c’è moltissimo lavoro da fare in un ambito che è il solo capace di delineare un futuro accettabile, e auspicabilmente desiderabile, nel difficile contesto internazionale attuale. C’è un mondo da costruire poco alla volta, capace di rispondere alle sfide più gravose. Il cambiamento climatico dovuto e guidato dal sistema tradizionale economico e industriale è la maggiore, seguita da tutte le altre, inquinamento, biodiversità, depauperamento delle risorse, ma la prospettiva non è soltanto in risposta ad un problema che abbiamo creato - e già così non è poco - la prospettiva è positiva perché è capace di realizzare poco alla volta un futuro migliore sotto moltissimi aspetti, la salute, l’equità, l’ambiente di vita e quello naturale.

La Fiera Ecomondo fa ben sperare e guardare al futuro con fiducia.


Link al sito:

www.ecomondo.com




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