giovedì 7 maggio 2020

Competitivi a livello mondiale nei settori green

A volte, ci sono notizie che fanno ben sperare. Si legge sul sito dell’agenzia ANSA, che l'Italia, assieme a Cina, Stati Uniti e Regno Unito, è tra i paesi che potrebbero "vincere alla grande nella transizione globale verso un'economia verde nei prossimi decenni". L’articolo riporta le conclusioni di una ricerca condotta dall'Università di Oxford e della Smith School of Enterprise and the Environment, e pubblicata su Research Policy.
In breve, avrebbero costruito un grande database di prodotti qualificabili come “verdi” e hanno classificato le attuali capacità di produzione dei medesimi articoli e della loro esportazione da parte dei vari Paesi. Dalle conclusioni dello studio si trae l’indicazione a proposito di quali Paesi emergeranno come leader nell'economia sostenibile: fra essi, il nostro Paese.
L'Italia, infatti, si colloca al secondo posto fra i Paesi in grado di esportare "i prodotti più verdi e complessi avendo una capacità di produzione green altamente avanzata che potrebbe sfruttare con l'aumento della domanda globale" di questi prodotti (valore calcolato sulla base di una nuova misura - il Green Complexity Index-Gci). Addirittura, l'Italia risulta al primo posto nella classifica proprio del Green Complexity Potential (Gcp): in altre parole, “ha il maggior potenziale per diventare competitiva a livello globale in prodotti ancora più green e tecnologicamente sofisticati”.

Lo sviluppo verde è, e sarà sempre più, la strada privilegiata da percorrere. Spesso siamo messi di fronte al fatto che il nostro Paese “non ha le risorse” o “vive da tempo al di sopra delle proprie possibilità” - il virgolettato si riferisce alla frequenza tradizionalmente alta di tali affermazioni - nel momento in cui il sistema economico tradizionale si basava (e in massima parte ancora oggi si basa) sul consumo di fonti fossili e materie prime che quasi non possediamo. Ma ora, le forme nuove di sviluppo economico, in cui le fonti rinnovabili e l’uso sempre più esteso di materie prime seconde sostituiscono le risorse tradizionali, insieme alla capacità specifica italiana di produrre manifattura e artigianato di prima qualità, aprono nuove opportunità che dovremmo considerare con attenzione. Le fonti rinnovabili di energia non mancano dalle nostre parti, come ben sappiamo da sempre, dal momento in cui siamo il Paese che sin dall’inizio del Novecento ha sviluppato idroelettrico e geotermia, non abbiamo carenza di insolazione, possiamo intervenire sul fronte dell’efficienza energetica alla fonte e sul lato del consumo. Abbiamo promosso le rinnovabili in anni recenti, abbiamo sostenuto - e con gli ultimi provvedimenti, continuiamo fortemente a sostenere - gli investimenti per il risparmio energetico. Infine, abbiamo la capacità di inserire i fattori qualità e stile praticamente in ogni cosa, dai prodotti manifatturieri a quelli agricoli, dall’edilizia al giardinaggio.
L’Italia potrebbe giocare un ruolo specifico nel prossimo futuro, economicamente interessante, ambientalmente leggero, per di più in linea con gli accordi internazionali di protezione del clima mondiale. Un tipo di sviluppo forse più adatto del precedente alle caratteristiche del nostro Paese.

Del resto, le energie pulite forniscono ormai oltre un terzo dell'elettricità mondiale, mentre la nuova capacità installata lo scorso anno è per i tre quarti rinnovabile (dati Irena). La costruzione di nuove centrali a fonte fossile è in calo in Europa e negli Stati Uniti, aumentano invece nei Paesi in via di sviluppo, che avrebbero bisogno concretamente del famoso sostegno finanziario per passare direttamente alle fonti pulite. Investire in misura rilevante nelle energie rinnovabili comporta riduzione delle emissioni di CO2, crescita del Pil, e creazione di posti di lavoro. Questo è il futuro, anzi l’unico futuro possibile. Non facciamo che ci colga impreparati.


———————-

In evidenza

Tutte le stagioni in una settimana. E dovremo abituarci.

  Il cambiamento climatico presenta ormai con evidenza empirica praticamente tutte le caratteristiche previste da anni dai modelli climatici...

Più letti