venerdì 21 maggio 2021

La Strategia di riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra

 



Dobbiamo arrivare lì. E non è certo poco. Guardate di quanto dobbiamo restringere - un vero e proprio imbuto -  le emissioni climalteranti in atmosfera in Europa per rispettare l’Accordo di Parigi, che, ricordo, ha l’obiettivo di far sì che il riscaldamento globale resti sotto +1,5 °C e in ogni caso non superi +2°C.

La fonte è la Commissione Europea, in ascissa gli anni fino al 2050, in ordinata le emissioni di CO2 equivalenti in milioni di tonnellate. La riduzione è clamorosa in ciascun settore, indicato con i diversi colori, mentre la traiettoria tratteggiata rappresenta il totale netto.

Traggo la figura da un articolo sul sito climalteranti.it, sempre presente, preciso, molto ben fatto. L’articolo è “La strategia italiana di lungo termine sulla riduzione delle emissioni dei gas ad effetto serra” a firma Stefano Caserini, un tema di cui si è parlato poco nonostante il testo sia stato inviato alla Commissione l’11 febbraio scorso. Si tratta invece di un documento importante che costruisce uno scenario di decarbonizzazione vera del nostro Paese. In sostanza, presenta un forte risparmio energetico e miglioramento dell’efficienza con conseguente riduzione della domanda di (addirittura) il 40% sui consumi finali, elettrificazione dei trasporti, forte incremento delle fonti rinnovabili e sostanziale marginalizzazione dei combustibili fossili. Il Bilancio energetico al 2050 è destinato a cambiare alla radice rispetto a quanto siamo abituati a studiare, basti pensare che l'energia elettrica è destinata a provenire quasi esclusivamente da fonti rinnovabili e a rifornire tutti i settori, dal civile ai trasporti all’industria, mentre soltanto quest’ultima riceverebbe ancora una quota estremamente limitata di gas naturale, e carbone e petrolio quasi scompaiono dentro la voce “altri combustibili”. Una strategia che poi sarà necessario realizzare nel concreto, finalità che necessita il coinvolgimento di tutte le realtà sociali in modo coerente come mai fatto finora.

Auspico quanto si legge nell’articolo segnalato, ovvero che il tema sia oggetto di dibattito: non si vede per quale motivo argomenti fondamentali per il futuro prossimo di noi tutti vengano ignorati o quasi. 

Per approfondire, il link è il seguente, dove è possibile accedere anche al sito della Strategia stessa:

https://www.climalteranti.it/2021/03/02/la-strategia-italiana-di-lungo-termine-sulla-riduzione-delle-emissioni-dei-gas-a-effetto-serra/




domenica 2 maggio 2021

Conferenza S&D: La nostra Europa, il nostro Futuro

 Vorrei segnalare un avvenimento che può rivelarsi importante, almeno lo spero: il prossimo 3 maggio la “famiglia progressista” europea - così viene definita sul sito - terrà una Conferenza sul futuro dell’Europa denominata “La nostra Europa, il nostro futuro” (“Our Europe, our Future”). In pratica i partiti progressisti europei terranno una riunione in cui il cuore della discussione sarà il futuro dell’Europa, e l’incontro sarà trasmesso in diretta sul sito. L’indirizzo web è scritto in calce, e i documenti sono presenti sia in Inglese sia in Italiano.

Inutile dire dell’importanza che rivestono un rafforzamento dei rapporti reciproci e  un lavoro che porti alla creazione di una visione comune delle varie formazioni politiche che si inseriscono nel quadro progressista. Le difficoltà non sono mancate in passato, ed il lavoro sarà certo non breve, ma sarà importante non perdere la volontà di tracciare un percorso. 

Il Segretario del PD Enrico Letta è intervenuto in proposito ed è possibile leggere la sua dichiarazione all’indirizzo in calce. 

Credo che il Partito Democratico abbia un notevole contributo da dare in quest’ottica ed è un bene che si proceda in tal senso. Continuerò, da iscritta, a seguire il lavoro del partito nella consapevolezza che occorre fare passi avanti. Non tutto è risolto, mentre ci sono strade che si aprono e strade che ormai sono chiuse. A questo proposito, lascio l’area politica Sinistradem guidata da Gianni Cuperlo, a cui mi iscrissi nel 2013, perché ritengo semplicemente che abbia esaurito la sua spinta iniziale. La possibilità di aprire un’area di sinistra che contribuisse con contenuti di qualità e spessore è stata solo in parte sfruttata in questi anni soprattutto a causa di una visione ristretta e circoscritta oggi ampiamente superata, ma comunque ha dato un contributo che ritengo positivo. Ora,  occorre guardare avanti con maggior decisione alle sfide nuove che si pongono davanti ai nostri occhi con evidenza tale da non poter essere evitate (due su tutte, il rischio pandemico e il rischio climatico) e fare un salto di qualità nel merito dei problemi e nei metodi. Il tempo è maturo per un cambiamento nei contenuti, nelle modalità, nell’apertura a tutti coloro che vogliono contribuire alla costruzione politica del Partito Democratico. La strada è lunga ma interessante.


Gli indirizzi della Conferenza “Our Europe, Our Future” sono i seguenti:

https://www.socialistsanddemocrats.eu/it/events/conference-future-europe-our-europe-our-future

https://www.partitodemocratico.it/europa/letta-la-partecipazione-dei-cittadini-e-la-rivoluzione-per-il-futuro-delle-istituzioni-europee/







In evidenza

Tutte le stagioni in una settimana. E dovremo abituarci.

  Il cambiamento climatico presenta ormai con evidenza empirica praticamente tutte le caratteristiche previste da anni dai modelli climatici...

Più letti